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Dal 1919 allo scioglimento

La Sezione di Rovereto venne riconosciuta ufficialmente dalla Sede Centrale di Roma il 6 maggio 1919: come primo Presidente era stato nominato il cav. Marco Piovan, al quale si affiancava Alessandro Lenner ed assieme iniziavano l’attività scautistica della sezione. In poco tempo gli iscritti raggiungevano le trenta unità. La prima sede si istituiva in via Tartarotti all’ultimo piano del palazzo Todeschi, da dove passava poi in casa Baroni a fianco dei Municipio, quindi in un locale del palazzo dell’istruzione in corso Bettini e per ultimo in uno scantinato dell’istituto Magistrale in corso Rosmini, ove si metteva a disposizione dei ragazzi anche la retrostante palestra. In questo periodo iniziale di vita della sezione, l’attività si rivolgeva, come si è accennato, ai campeggi.

In quel periodo in sezione si sviluppava con molto interesse, oltre all’attività estiva, anche una intensa attività invernale, nei periodi delle vacanze scolastiche, grazie ad un altro benemerito dello scautismo roveretano, Diego Costa, che metteva a disposizione dei giovani alcuni locali della sua casa di Serrada.

In città gli scout erano sempre a disposizione per cerimonie all’Ossario di Castel Dante oppure al Museo Storico della Guerra. Su proposta della Croce Rossa Italiana e la sollecitazione di Antonietta Giacomelli, di Paola Orsi e di Luigina Jacob, allora dirigenti della U.N.G.E.I. , tutti gli aderenti alla sezione avevano infatti partecipato al recupero delle salme dei soldati italiani e stranieri caduti sullo Zugna e sul Finonchio, durante la prima guerra mondiale, per tumularli poi nell’Ossario di Castel Dante.

A quel tempo la divisa degli scout era molto simile a quella dei soldati di fanteria. Solamente nel 1924 fu introdotta la vera e propria divisa scout. Ciascuno, per proprio conto, doveva provvedere al camiciotto verde, ai pantaloncini di velluto marroni, ai calzettoni ed al cappellone, indumenti questi, eguali per tutti gli scout, mentre un foulard diverso distingueva lupetti, esploratori, rover, senior.

Poco dopo la nascita della sezione, al suo interno si costituì pure una Fanfara Scout ad iniziativa di Umberto Fadanelli, presidente della sezione nel 1923. La Fanfara veniva sempre accolta con entusiasmo dai cittadini quando passava per le vie davanti alle pattuglie scout.

Importante ricordare, in quegli anni, la partecipazione allo Jamboree Internazionale svoltosi a Parigi, dei roveretani Diego Costa e Silvio Frisinghelli e di uno scout di Roma quali rappresentanti dello scoutismo italiano.

Il 7 aprile 1927 fu una data triste per lo scautismo nazionale: le vicende politiche avevano imposto lo scioglimento delle organizzazioni scautistiche italiane.

È arrivato il momento di sospendere il vostro lavoro di volontari dei dovere e di lasciarci: così scriveva nei suo proclama il Commissario Diego Costa. Il 10 aprile ci fu l’ultima adunata in uniforme, a cui parteciparono ben 55 iscritti.