Nella sede clan di via Valbusa Grande, incorniciato al muro, il nostro atto fondativo riporta la data 6 maggio 1919: una data importante, in cui, dopo anni di guerra e rovina, viene gettato il primo seme dello scautismo roveretano.
E oggi, davanti a Maria Dolens, la campana della pace, la Sezione tutta si è riunita, per ascoltare i cento rintocchi e festeggiare i cento anni di attività.
Una scelta non casuale quella della Campana dei Caduti, visto che nel 1927 i soci della Sezione decisero di interrompere le attività a causa della dittatura fascista e depositarono al Castello di Rovereto (che ospitava la Campana) gli stendardi della Sezione, per poi recuperarli a guerra finita nel 1945.
Eravamo tantissimi sugli spalti questa mattina e ognuno di noi ha incontrato e vissuto questa sezione in un momento della propria vita: amici e amiche che hanno fatto gli scout da giovani e poi hanno preso strade diverse, genitori, simpatizzanti e tutti coloro che lo scautismo lo vivono ancora tutti i giorni. Perché, e non c’è cosa più vera, “scout una volta, scout per sempre!”