Distintivi di Specialità

Di recente abbiamo approvato una serie di distintivi di specialità che, si spera, serviranno come incoraggiamento agli scout per diventare persone utili, capaci, sia in patria che nelle colonie.

Mentre le specialità erano in fase di valutazione ci è giunta voce che in alcuni centri la difficoltà di superare le prove per qualsiasi badge, stava diventando talmente grande che quella che era stata concepita  come una misura per interessare i ragazzi si era rapidamente trasformata in un altra "paura dell'esame".

Questo, temo, è dovuto a dei difetti nell'applicazione dell'idea.

Questi distintivi vogliono semplicemente essere un incoraggiamento per i ragazzi a praticare un hobby o una professione e a fare  in essa qualche progresso: i badge sono un simbolo per comunicare agli estanei che il ragazzo si è interessato di qualcosa, non sono destinate a certificare che egli è un maestro nel mestiere.

Pertanto gli esaminatori non dovrebbero mirare ad uno standard troppo alto, specialmente nei primi badge.
 
Alcuni sono inclini ad insistere che i loro scout dovrebbero essere degli specialisti di prim'ordine, prima di poter ottenere un badge. Questo è molto giusto, in teoria. Si ottengono così alcuni ragazzi piuttosto abili, ma il nostro scopo è quello di interessare tutti i ragazzi, e ogni ragazzo è iniziato ad un hobby o due, in modo tale che egli possa finalmente trovare quello che si adatta di lui nel migliore dei modi, quello che magari gli possa offrire un carriera per la vita.
 
Il capo scout che, usando la sua discrezione, metterà, tanto per iniziare, i ragazzi di fronte a uno o due facili compiti, li vedrà progredire rapidamente in confidenza e acume, mentre se darà loro,  fin dall'inizio, un muro di pietra verticale, li renderà timorosi e insicuri.
 
Allo stesso tempo, si consiglia di non cadere nell'altro estremo, di cui esiste anche il pericolo, e cioè distribuire i distintivi a fronte di una conoscenza superficiale.

Si tratta di una questione su cui gli esaminatori dovrebbero usare il loro buon senso e discernimento, mantenendo l'obiettivo principale bene in vista.

B.-P.

 

Aprile 1910