Giuseppe Prezzolini sul CNGEI

Tutti coloro con i quali parlo dei Giovani Esploratori se ne dimostrano male informati credono si tratti di una associazione sportiva Gli Esploratori sono in realtà una «Scuola di carattere». La parola scuola è una parola pericolosa potrebbe far pensare a chissà mai quale costrizione, disciplina, pesantezza e conseguente noia. La scuola degli Esploratori non ha nulla di tutto questo. Essa ha saputo evitare i difetti delle scuole dei paesi latini perché è una scuola nella quale lo scolaro è volontario Che cosa manca alla nostra scuola? La partecipazione dell'alunno È una scuola dove il maestro insegna e gli scolari imparano, cioè una scuola attiva per il maestro e passiva per gli scolari che sono liberi cittadini solo suonata la campana del finis I Giovani Esploratori sono una scuola attiva che cerca di sviluppare l'acutezza, la sveltezza, l'niziativa degli scolari. Sono giovani, ragazzi con ragazzi I G.E. lavorano manualmente nelle loro sedi, ma non fanno del lavoro manuale una prescrizione; compiono passeggiate, ma non si pongono come scopo stabilire dei records; vanno in barca, sulli sci, ma tutto questo non per vanto di vittoria o di supremazia I genitori che vogliono avere dei ragazzi capaci di assumersi una responsabilità nella vita, di prendere una decisione importante con prontezza e con cautela, di guidare altre persone per superare le difficoltà che si oppongono sempre a tutti gli ideali, dovrebbero iscrivere i loro ragazzi ai «Giovani Esploratori». (Giovinezza d'Italia, n.4 pag. 31 - 1925)

Giuseppe Prezzolini