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di Barbara Goio
L'Aquila, 11 aprile 2009
Sono arrivati nelle zone colpite dal sisma ieri alle prime ore del mattino, attorno alle quattro, ed hanno atteso che il centro operativo li registrasse: per i dodici scout partiti l'altra notte da Rovereto per dare una mano sul campo, è iniziata così la trasferta in Abruzzo, un'esperienza di vita che hanno affrontato con determinazione, la possibilità concreta di mettere alla prova la propria voglia di aiutare.
«All'inizio - racconta Cristian, di Rovereto - c'era anche un po' di diffidenza. È gente provata che ha vissuto sulla propria pelle una vicenda terribile. Ma poi, quando hanno visto che in segreteria c'erano gli scout, a dare informazioni c'erano gli scout, a montare le tende, distribuire i viveri, spostare pacchi, c'erano sempre anche gli scout (ci riconoscono per via della "promessa", il fazzoletto al collo), l'atteggiamento verso di noi è cambiato».
I roveretani che sono arrivati al paese di Coppito sono stati affiancati ai volontari della protezione civile come «manovalanza pura». «E a noi va molto bene - sottolinea Cristian - perché siamo tutti qui per lo stesso scopo, aiutare gente in difficoltà, che ha perso tutto». Ieri i volontari trentini sono stati alloggiati in un campo già montato di 800 posti letto, quindi sono stati divisi in diversi gruppi, alcuni dove hanno aiutato a costruire un refettorio ed una cucina da campo che sfamerà mille persone, mentre altri hanno utilizzato la loro preparazione nell'allestire i ripari, montando un altro campo di circa 20 tende. «C'è ancora molta gente - riprende Cristian - che dorme in macchina o per terra, perché non sa dove andare. È una cosa molto triste». «Siamo un gruppo eterogeneo - spiega lo scout - il più giovane dei nostri ha 22 anni, il più "vecchio" 60, ma siamo tutti pronti a fare la nostra parte. Qui abbiamo incontrato i gruppi di scout provenienti da tutta Italia, ed è stato molto interessante». Per quanto riguarda il materiale a disposizione, è considerato di buona qualità: «Abbiamo fatto questa considerazione tra di noi - conclude Cristian - che veramente le tende e l'attrezzatura che è stata messa a disposizione degli sfollati è solida ed utile».
Verso sera, nuova riunione operativa, e poi attesa per un collegamento con Raitre.