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Movimento spontaneista: era così considerato fino a qualche anno fa; l'opinione pubblica era convinta si trattasse di una associazione ricreativa a cui veniva demandato il compito di “occupare” io spazio rimasto libero da incombenze scolastiche e familiari.
Proposta educativa: lo scautismo è invece una proposta educativa globale in quanto abbraccia l'arco di sviluppo della persona, nel suo momento più delicato, dall'infanzia alla gioventù, con un atteggiamento di rispetto e di amore, mettendosi al servizio della sua crescita, con un impegno volontario esemplare e difficilmente riscontrabile in altri movimenti educativi. Probabilmente è la base del successo che lo scautismo ha ininterrottamente incontrato presso i giovani, ne fa testimonianza l'ansia dei giovani Capi di essere all'altezza dei valore della proposta educativa che avanziamo.
Originalità: l'originalità della proposta educativa scout non è tanto per i suoi contenuti educativi, che sono patrimonio comune di altre proposte, ma per l'impegno e il senso di sacrificio che richiedono ai ragazzi, in una società che di fatto, nonostante gli slogans, educa al disimpegno e all'egoismo.
Nel passato, l'interesse per lo scautismo, da parte della pedagogia ufficiale è stato, tranne poche eccezioni, piuttosto limitato; oggi invece assistiamo ad una maggiore apertura e considerazione in quanto lo scautismo propone valori, finalità e metodi che rispondono in larga misura agli orientamenti educativi presenti nelle diverse correnti pedagogiche attuali.
Oggi assistiamo, pertanto, ad un lento processo culturale di collaborazione: da un lato lo scautismo presta più attenzione di quanto non abbia fatto nel passato, all'evolversi dei pensiero educativo, dall'altro i “professionisti” dell'educazione riscoprono nello scautismo valori e metodi, ma soprattutto soluzioni didattiche alternative che bene rispondono alle esigenze educative contemporanee.
Fra queste esigenze, una delle più importanti è certamente quella di assicurare una formazione completa e globale della personalità e lo scautismo la soddisfa con una proposta originale: educare attraverso il gioco.
E’ noto che per l'adulto il gioco è generalmente ricreazione, cioè interruzione piacevole dei lavoro, riposo, dunque.
Per i bambini, al contrario, il gioco è lavoro, è sfogo di energia e perciò, dunque, la vera parte importante della vita. Ciò che l'adulto chiama lavoro e che al bambino viene imposto come “studio”, rappresenta in effetti, una interruzione. il più spesso fastidiosa, dei corso della sua vita.
Da qui il segreto dei successo dello scautismo, come metodo educativo,attuato con un progetto ben definito che tiene conto dei tre momenti fondamentali di crescita, individuabili nelle tre Branche tradizionali.
Gianfranco Trevisan Sez. C.N.G.E.I. di Bolzano