I nostri obiettivi

Nell'esercito abbiamo alcuni obiettivi su cui puntare nella formazione dei nostri uomini, ma lungo il corso degli anni le routine della formazione sono diventate così importanti che in molti casi se ne è perso di vista il vero scopo.

Prendiamo, per esempio, l'esercizio con la spada. Ecco un numero di reclute che  vengono istruite per diventare combattenti esperti.  A questo fine vengono posti in una squadra e addestrati ad assumere certe posizioni, ad eseguire  fendenti, affondi, e guardie secondo un protocollo approvato. Così, non appena  essi riescono ad eseguire gli esercizi in modo corretto e come un solo uomo - ed è un lavoro  che richiede mesi - vengono classificati come spadaccini efficienti, quando in realtà non sono in grado di combattere un nemico  più di quanto non sappia fare uno stivale. L'obiettivo della loro istruzione è stato trascurato nello sviluppo delle fasi che dovevano portare ad esso.

Mi auguro che lo stesso errore  non si verifichi con  frequenza in noi Boy Scouts. Dobbiamo mantenere sempre il  grande obiettivo davanti a noi muovendo costantemente i nostri passi  in quella direzione.

E questo obiettivo è quello di rendere il nostro paese una nazione di  persone energiche, di lavoratori capaci, di buoni cittadini, sia per la vita in Gran Bretagna che nelle colonie.

La strada migliore a tale scopo è quella di fare in modo che i ragazzi  imparino per sè stessi, offrendo loro un percorso di crescita attraente, piuttosto  che imporgli  a colpi di martello una qualche forma di arido insegnamento.

Dobbiamo anche ricordare che la maggior parte dei ragazzi è già stanca  dopo le ore di scuola o di laboratorio, e la nostra formazione dovrebbe quindi essere vissuta come una forma di ricreazione ed essere svolta il più possibile all'aperto.

Questo è l'obiettivo delle nostre specialità, dei giochi, degli  esempi e degli standard scout.

Se leggerete ancora una volta "Scautismo per ragazzi" con il "grande obiettivo"  davanti agli occhi, riuscirete a comprenderne il significato più chiaramente.

E aver presente il "grande obiettivo" non significa operare solo con i  vostri collaboratori, ma anche con tutte le organizzazioni che lavorano per  il nostro stesso fine.

In un grande movimento con un grande obiettivo non c'è spazio per piccole iniziative personali, dobbiamo tralasciare le idee minori e unire  le forze in una grande "combine" per affrontare con efficacia il problema. Noi dei Boy Scout giochiamo nella stessa squadra con i Boys' Brigade, la Church Lads, l'YMCA,  il Dipartimento per l'Istruzione e altri.

La cooperazione è l'unico modo d'agire, se si intende raggiungere il successo.

Maggio, 1910.