Wichasa Wakan

Jamborette - Giorno 11: STADIO QUERCIA - ROVERETO - ITALY

Ad accoglierci c’erano come si prevedeva, I genitori e la Commissaria (beh tecnicamente è un genitore anche lei J). Dopo essere scesi e aver recuperato gli zaini ci siamo radunati per l’ultimo cerchio e ci siamo salutati e dati appuntamento alla cena con proiezione del video del campo, che a breve sicuramente faremo.

GRAZIE A TUTTI PER QUESTA ENNESIMA SPLENDIDA AVVENTURA VISSUTA INSIEME

GRAZIE AL JAMBORETTE, A TUTTO LO STAFF, A NICK E JOLINE, E A TUTTA LA CITTA’ DI NINOVE

GRAZIE AGLI ESPLO DEI DUE REPARTI CHE HANNO RESO TUTTO MAGICO COME SEMPRE

GRAZIE ALLE STAFF DEI DUE REPARTI CHE HANNO COLLABORATO IN MODO SPLENDIDO E SI SONO MESSE COME SEMPRE AL SERVIZIO DEI RAGAZZI

GRAZIE A LUISELLA CHE CI HA COME SEMPRE COORDINATO NELLA PARTE LOGISTICA E BUROCRATICA PRIMA E DURANTE IL CAMPO

…MA SOPRATTUTTO GRAZIE A GIANCARLO, CHE COME SEMPRE, OLTRE AD ESSERE UN AMICO SENIOR PER TUTTI NOI AL CAMPO, HA DATO TUTTO SE STESSO, FORZE TEMPO ED ENERGIE PER I RAGAZZI E NON SOLO, ANDANDO BEN AL DI LA’ DI CIO’ CHE FAREBBE UN QUALUNQUE PRESIDENTE DI SEZIONE. MA LUI LO SAPPIAMO, NON E’ UNO QUALUNQUE

GRAZIE GIANKY

Le staff dei reparti MIZAR e WICHASA WAKAN

 

Jamborette - Giorno 10: LEAVING JAMBORETTE and NINOVE

La mattinata dell’ultimo giorno è stata interamente dedicata allo smontaggio e pulizia del campo.

Una volta riassettato e ordinato tutto, abbiamo pranzato con dei panini e abbiamo atteso l’arrivo del pullmann.

Prima di smontare il nostro bellissimo alzabandiera abbiamo deciso di fare un cerchio di chiusura finale con tanto di ammainabandiera, come solo noi sappiamo fare.

Infine, prima di partire, i due reparti si sono separati e seduti in cerchio per le riflessioni finali, impressioni di ognuno su questi favolosi giorni trascorsi insieme…

Al momento della partenza una pioggia battente ha ostacolato un po’ le nostre operazioni di carico, quasi a ricordarci (come si si potesse scordare) il clima variabile piovoso del luogo, che ci ha accompagnato durante tutto il campo.

Il viaggio in pullman è stato lungo e pesante ma la stanchezza ha contribuito a farci dormire per lunghe tratte, nonostante il mal di schiena per i sedili del pullmann.

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