Wichasa Wakan

Jamborette - Giorno 7: SPORTS ACTION DAY

Ovvero svegliarsi alle 6.30, fare colazione, preparare lo zaino, partire con il pullman e arrivare in un giga mega immenso centro sportivo immerso nel verde, di circa 6 kmq di terreno, tra campi sportivi, piste ciclabili, piscine, laghetti, camping etc….

La nostra giornata ci ha visti all’insegna ovviamente dello sport: divisi per reparti, ognuno ha seguito una scaletta di activities che hanno riempito la nostra giornata….

 

i nostri giovani robin hood hanno scagliato centinaia di frecce a bersaglio nel tiro con l’arco, si sono rinfrescati e soprattutto “LAVATI” un paio d’ore nella splendida piscina,

 

hanno affrontato un percorso outrun per montain bike di circa 9 km, hanno camminato all’interno del parco, hanno guidato e imparato incredibili evoluzioni sui TRIKKE (dei bipattini davvero particolari) , hanno perfezionato l’arte dell’orientamento, e hanno, ahime, terminato la giornata con il golf, sport che credo ci ricorderemo per un po’….

“CARO LEO, CI DISPIACE DAVVERO TANTO PER CIO CHE TI E’ ACCADUTO. I GIORNI DI CAMPO TRASCORSI SENZA DI TE SONO STATI MOLTO  DIFFICLI, TI ABBIAMO PENSATO MOLTISSIMO, CI SEI MANCATO E CI MANCHI TUTT’ORA. NON VEDIAMO L’ORA DI PORTERTI RIABBRACCIARE,  PER POTER RIVIVERE INSIEME LE EMOZIONI TRASCORSE AL  JAMBORETTE, E PER FARTI SENTIRE QUANTO TI SIAMO VICINI.

TORNA PRESTO

TI VOGLIAMO BENE

UN ABRRACCIO FORTE FORTE E MILLE BACIONI

IL TUO REPARTO WICHASA WAKAN E IL “tuo secondo” REPARTO MIZAR“

Jamborette - Giorno 6: MEDIEVAL DAY

Il sesto giorno siamo entrati nel vero clima medioevale, dapprima cucinando il tipico pollo arrosto e cipolle e patate, che i nostri ragazzi hanno tentato di realizzare sulle loro fatiscenti cucine da campo;  poi ci ha catapultati in un vero “torneo” dal sapore antico, con grandi battaglie a suon di gigantesche fionde, eserciti schierati, giostre di cavalieri dagli elmi di carta e singolar tenzoni in sella a cavalli moderni (biciclette).

I più valorosi tra noi si sono adoperati anche nella realizzazione di torce, che sarebbero tornate utili la sera stessa.

Ma un torneo di cavalieri degno di tale nome si conclude sempre con una parata: quindi armati di torce e bandiere svolazzanti, ci siamo incamminati, attraversando una pericolosissima campagna minata dai nemici bovini (boazze ad ogni passo J), verso la città che ci ha accolti per questo fantastico campo: NINOVE!

Abbiamo percorso le vie principali della città sotto gli occhi meravigliati ma anche contenti degli abitanti, ribattezzati da noi “ninoviani”, fermandoci in alcuni punti per delle mini degustazioni di prodotti locali: il tutto reso molto suggestivo dall’atmosfera creatasi con il bagliore delle fiaccole.

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