Il Roverismo:

Ma veniamo al terzo ed ultimo momento della formazione scaut:

Il Roverismo:

RoverIl Giovane Esploratore ha raggiunto la coscienza “dell'essere preparato” ai problemi che la comunità gli riserverà e sente sempre più forte, l'esigenza di emergere dal gruppo, con una sua personalità ben distinta che dovrà saldarsi con quella degli altri uomini.

L'emblema rover è la forcola, i due rami esprimono, in antitesi, egoismo e carità; io scautismo aiuta il giovane ad una scelta definitiva per la sua vita: o inserirsi nella città degli uomini per trarne il massimo profitto e facendosi servire dagli uomini e dalle cose; o servire gli uomini e servirsi delle cose per elevare il grado di dignità esistenziale.

Nel superamento degli scogli che B.P. individua come ostacoli che s'intromettono nei cammino del rovers, il giovane impara ad educare la sua volontà e a temperare quel “carattere forte” che rimane l'obiettivo comune alle tre Branche.

Attraverso la vita di Compagnia, il giovane preciserà gradatamente il senso dei suoi doveri sociali; attraverso i contatti, le inchieste, i viaggi.

Imparerà cioè a conoscere non per soddisfare una sterile curiosità, ma per trovare il mezzo migliore per “servire”, per sentirsi parte di una comunità, sapere dove finiscono i diritti della propria libertà e cominciano i doveri.

Il Servizio prestato presso le Unità della Sezione è la prima risposta concreta che il giovane rover dà alla comunità che l'ha forgiato; l'abitudine ad un sacrificio proiettato nel tempo, lo renderà uomo più di cento altre esperienze di vita; imparando che la felicità deriva dai donare agli altri l'esuberanza acquisita da un metodo di vita che sprona all'ottimismo, alla tolleranza, alla comprensione ed al rispetto.

Oggi si parla anche troppo dei giovani, ma si parla per illustrare i mali che li colpiscono e le devianze di cui sono affetti.

Purché ci si guardi attorno e si abbia occhi per vedere, ci si accorge di quanta gioventù attenda solo una parola, una mano fraterna per intraprendere a camminare insieme.

Nei nostri rover, cerchiamo d'inculcare il concetto di continuità dei servizio che non deve essere un motivo occasionale come la Buona Azione del Lupetto o dell'Esploratore, ma dev'essere impegnativo nel tempo fino a diventare un metodo di vita.

 


Gianfranco Trevisan Sez. C.N.G.E.I. di Bolzano