La storia

Un po' di storia... la piena del 1926

Ingrossato dalle piogge, la notte del 15 maggio (1926) l'Adige straripò e Borgo Sacco fu allagata. La mattina del 16 i GEI erano sul posto, collaborando con i VVFF e altre squadre. Trasportarono donne e bambini, salvarono masserizie sgombrarono locali allagati e infine si assunse il servizio alla passerella di via Filzi, assicurandone il regolare uso e la sicurezza di quanti erano obbligati a transitare su quel fragile mezzo. Assicurarono anche, con materiali di fortuna delle cataste di legna che l'Adige stava per travolgere e che se travolte avrebbero rappresentato un serio pericolo (Giovinezza d'Italia - 1926 pag. 179)

 

Giuseppe Prezzolini sul CNGEI

Tutti coloro con i quali parlo dei Giovani Esploratori se ne dimostrano male informati credono si tratti di una associazione sportiva Gli Esploratori sono in realtà una «Scuola di carattere». La parola scuola è una parola pericolosa potrebbe far pensare a chissà mai quale costrizione, disciplina, pesantezza e conseguente noia. La scuola degli Esploratori non ha nulla di tutto questo. Essa ha saputo evitare i difetti delle scuole dei paesi latini perché è una scuola nella quale lo scolaro è volontario Che cosa manca alla nostra scuola?

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