La storia

Breve storia del Coro GEI

Breve storia dei “Coro G.E.I.” della sezione di Rovereto

raccontata dal “Capo Coro” Fabio Tecilla.

Coro GEI... “Fischia il vento, urla la bufera, scarpe rotte eppur ci tocca andar... “. Agosto 1945: è domenica. Un gruppo di Giovani Esploratori della neoricostituita sezione C.N.G.E.I. di Rovereto, scende in fila indiana la strada che dal campo “Papà Akela” porta a Serrada, per andare a Messa. Ritmano il passo cantando la canzone dei Partigiani. E’ un motivo che ben si presta ad essere cantato in coro. E già qualcuno tenta (a “seconda voce”. Salta fuori anche un “falsetto”. C'è naturalmente anche chi stona, ma viene invitato a tacere. Non mancano ritmo ed armonia. E’ nato il “Coro GEI”.

Sono solo sei ragazzi di età compresa tra i 12 ed i 14 anni, ma quando cantano sembrano il doppio perché coi canto esprimono la loro gioia di stare insieme, l'orgoglio di essere Scout e l'amore che li accomuna per la montagna. Si chiamano Aquila Bianca, Pantera Nera, Lira Alpestre, Leopardo Loquace, Coda Screziata e Zanna Bianca, al secolo rispettivamente: Luciano Casa, Rolando Donà, Oliviero Deflorian, Sergio Malossini, Luciano Libardi e Fabio Tecilla. Dopo qualche mese il coro sarà (si fa per dire) potenziato con l'ingaggio di Occhio di Falcoi alias Emiiio Motta. Loro, i “bocia”, hanno un insostituibile punto di riferimento nei “veci” dei Coro Croz, nei cui confronti nutrono una grande ammirazione e dai quali apprendono, rubandoli ed adattandoli alle proprie caratteristiche vocali, i ritmi e gli accordi.

1984 - 1988

1984

Geroli 1988La sezione, dopo il tristissimo momento di dolore e di smarrimento, riprende la vita e l'attività nel ricordo ed in memoria dei cari scomparsi. Fogolari prospetta la possibilità di avere un prefabbricato dei terremotati dei Friuli dei 1976, da parte dei Comune di Buia, vicino a Udine. Il Comitato di sezione si mette all'opera per esaminare la possibilità di sistemare il prefabbricato in qualche zona montana nelle vicinanze della città. Interessato il Comune di Rovereto, non sì riceve neppure risposta, ma al tempo stesso, attraverso le nostre indicazioni, ottiene dal Comune di Buia un prefabbricato che installa nelle vicinanze dei Bosco della Città per l'attività degli anziani e pensionati. La nostra ricerca si sposta sui Comune di Trambileno, dove il sindaco Patoner dichiara possibile l'installazione dei prefabbricato. Hanno così inizio le trattative.

La Capo Branco Nadia Fronza richiede di attuare il “Lupo Show”, attività a livello nazionale a beneficio dei W-Found (organizzazione dell'ONU). In particolare chiede l'aiuto di tutta la sezione per la scenografia, effetti 'sonori, registrazioni, luci ecc., per l'esecuzione di una riduzione parlata, preparata dai lupetti, dell'opera “Il Barbiere di Siviglia”. Il risultato è un'entusiasmante ed applaudita recita in play-back alla presenza di 162 spettatori.

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