La storia

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Una delle prime riunioni scout al CastelloLo scoutismo, da quasi un secolo, affascina giovani e meno giovani di ogni parte della terra. Il movimento sorse in Inghilterra su iniziativa di Lord Robert Baden Powell, “Akela”.

Egli, prescindendo da qualsiasi ideologia politica o religiosa, intese preparare i giovani alla vita sociale infondendo loro un grandissimo amore per la natura, nonché l'apprendimento di saper badare a se stessi. Il movimento si sparse rapidamente in tutto il mondo favorito dai formarsi di sempre più numerosi gruppi giovanili.

Questi, seguendo una loro regola interna atta ad organizzarli ed a governarli autonomamente, promuovevano un'intensa attività fatta di escursioni, di campeggi ed altre forme di vita all'aperto.

Baden Powell costituì il primo gruppo scout nel 1908 ed in Italia il C.N.G.E.I. fu costituito nei 1912. Nel 1916 fu riconosciuto come Ente Morale con R.d.L. del 21 dicembre. Nello stesso anno, per iniziativa dell' Azione Cattolica Italiana, venne fondata l'associazione Scoutistica Cattolica Italiana (A.S.C.I.) che ebbe suo primo Capo Mario di Carpegna. Tra i gruppi costituitisi in Italia nei primo periodo dello scoutismo, è da annoverare anche quello di Rovereto, sorto nel lontano 1919, all'indomani della Prima Guerra mondiale.


Da allora non pochi esploratori ed esploratrici si temprarono nella disciplina educatrice della sezione cittadina. Essi, ormai uomini e donne maturi, alcuni anche anziani, ricordano con rimpianto e gratitudine gli anni lontani nei quali partecipavano alla vita della giovane associazione indossando il camiciotto verde, tenendo sul capo il tipico capellone alla boera con coccarda tricolore sui davanti ed avendo al collo il foulard annodato dai simbolico anello a forma di giglio.

Lo scautismo: un progetto educativo globale

Che cosa rappresenta oggi lo scautismo nell'ambito dell'educazione dei giovani?


B.P.Il discorso rischierebbe di cadere nell'astratto o nel teorico se non avessimo la certezza di sapere che, dietro la teoria, c'è un'esperienza concreta: lo scautismo, dopo ottanta anni di esperienza, è una realtà, è vita vissuta.

E’ un movimento esteso in tutto il mondo perché possiede due caratteristiche che costituiscono il segreto dei suo successo: la prima è tanto semplice da apparire banale ed è che lo scautismo piace ai ragazzi in quanto risponde con abilità e creatività alle loro esigenze; la seconda è che, nella sua essenzialità e nei suoi valori di fondo, lo scautismo è sempre e più che mai attuale.

E in queste due caratteristiche sta la genialità di Baden-Powell, il Fondatore del Movimento scout; infatti non si è seduto a tavolino per inventare un metodo educativo basato su concetti teorici, ma è partito dall'osservazione dei ragazzi e ne ha intuito le caratteristiche, la potenzialità, le possibilità.

Egli è riuscito a tradurre in termini di autoeducazione, di collaborazione, di solidarietà e di spirito di iniziativa quelli che sono elementi naturali e istintivi dell'animo dei giovani.

Caratteristica peculiare dei metodo scout è che tutte le sue espressioni non sono imparate, ma sono “vissute” direttamente nella vita di gruppo, nei rapporti interpersonali, nell'esperienza diretta che viene dal “fare”.



Gianfranco Trevisan Sez. C.N.G.E.I. di Bolzano

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