Lo scautismo: un progetto educativo globale

Che cosa rappresenta oggi lo scautismo nell'ambito dell'educazione dei giovani?


B.P.Il discorso rischierebbe di cadere nell'astratto o nel teorico se non avessimo la certezza di sapere che, dietro la teoria, c'è un'esperienza concreta: lo scautismo, dopo ottanta anni di esperienza, è una realtà, è vita vissuta.

E’ un movimento esteso in tutto il mondo perché possiede due caratteristiche che costituiscono il segreto dei suo successo: la prima è tanto semplice da apparire banale ed è che lo scautismo piace ai ragazzi in quanto risponde con abilità e creatività alle loro esigenze; la seconda è che, nella sua essenzialità e nei suoi valori di fondo, lo scautismo è sempre e più che mai attuale.

E in queste due caratteristiche sta la genialità di Baden-Powell, il Fondatore del Movimento scout; infatti non si è seduto a tavolino per inventare un metodo educativo basato su concetti teorici, ma è partito dall'osservazione dei ragazzi e ne ha intuito le caratteristiche, la potenzialità, le possibilità.

Egli è riuscito a tradurre in termini di autoeducazione, di collaborazione, di solidarietà e di spirito di iniziativa quelli che sono elementi naturali e istintivi dell'animo dei giovani.

Caratteristica peculiare dei metodo scout è che tutte le sue espressioni non sono imparate, ma sono “vissute” direttamente nella vita di gruppo, nei rapporti interpersonali, nell'esperienza diretta che viene dal “fare”.



Gianfranco Trevisan Sez. C.N.G.E.I. di Bolzano